Da oggi vi proponiamo una serie di documentari realizzati in collaborazione con la Vini di Luce. Andremo alla scoperta dell'Agricoltura della Luce e del Carbonio e toccheremo con mano i sorprendenti risultati ottenuti, vedremo scorci del nostro mondo e di quanto la natura sappia essere sorprendente e vi spiegheremo tutto sui nostri vini e sulle nostre farine, così che possiate appassionarvi anche voi al nostro mondo.
Il 21 giugno 2018 siamo tornati a Castelcerino per vedere l'effetto del trattamento d'induzione di resistenza della pianta alle malattie praticati su queste terre. Qui, secondo i dettami dell’agricoltura della luce e del carbonio, abbiamo utilizzato solo sostanze naturali. Nello specifico guardiamo i dosaggi molto bassi di rame ogni trattamento, quindi poco idrossido unito ai Microelementi Più. Ogni trattamento va dai 30 a massimo, in alcuni casi, 100g per ettaro di rame metallo per trattamento.
Dopo una pioggia consistente non siamo intervenuti subito ma abbiamo atteso qualche giorno per vedere l'effetto del sistema di induzione di resistenza. Analizzando il retro delle macchie di peronospora che sono comparse sulle foglie notiamo subito che non sono sporulate, ma che stanno subito seccandosi. Insomma con un utilizzo di poco più di 30g/ha di rame metallo per trattamento, solo in due casi siamo arrivati a 100g/ha, l'uva è sana, non è attaccata da nessun tipo di malattia e anche le foglie sono belle verdi. Gli attacchi di peronospora che ci sono stati sono seccate velocemente, dimostrando che l'effetto d'induzione di resistenza è attivo.
Il trattamento completo che ha indotto questa induzione di resistenza è stato fatto con idrossido di rame, magnesio, microelementi più e, ovviamente, tutto il complesso delle microalghe, il Micror Active, del metodo Vini di Luce. Inoltre abbiamo utilizzato le nostre tisane a base di erbe officinali, nello specifico l'Alfa Plus, che è fatta da erba medica, equiseto e camomilla. Ogni due trattamenti, quindi circa ogni 15-20 giorni, inseriamo una tisana.
Certo possiamo dire che la zona di Castelcerino è una zona vocata per la coltivazione della vite perché è sempre ventilata, e quindi siamo stati avvantaggiati nell’utilizzo di queste tecniche di induzione di resistenza da un ambiente favorevole, ma il risultato che abbiamo ottenuto è molto importante per noi perché riusciamo a fare vini privi di pesticidi e con una grande ricchezza di tutte quelle sostanze che sono chiamate alla difesa della pianta, l'autodifesa, che sono soprattutto le fitoalessine. Le uve e i vini ricchi di questi antiossidanti sono importanti anche per la salute del nostro organismo.