Oggi vogliamo presentarvi i nostri vini siciliani, come sempre sono vini naturali coltivati con l’Agricoltura della Luce e del Carbonio e poi vinificati con la tecnica della Vini di Luce. Questa scelta appare quasi scontata qui nell’Agriericino, ma purtroppo per molti ancora non lo è. Infatti ci troviamo in un territorio particolarmente vocato alla coltivazione della vite. Siamo nel trapanese, sulla punta occidentale della Sicilia. Questa è una zona molto esposta ai venti e così i vigneti dei nostri soci Paolo Venza e Alberto Venza, che si trovano ad un’altitudine media fra i 350 e 400 metri s.l.m., possono giovare di un’escursione termica importante nelle uve, che garantisce quindi freschezza ai vini naturali.
Il territorio tipico di questa zona è costituito da un terreno di origine calcarea. Sappiamo che siamo praticamente a ridosso o del secondo bacino marmifero più importante d'Italia, quello di Custonaci, ed è proprio questo terreno unico a garantire la particolare sapidità dei nostri vini naturali. Infatti, grazie alla tecnica agronomica della Luce e del Carbonio le vigne riescono ad assorbire, sintetizzate e quindi a farci ritrovare nei vini tutta la mineralità del terreno.
Durante tutto il processo siamo seguiti e supportati dalla Vini di Luce, che appone ai nostri vini con il sigillo di garanzia “DiVini e di Luce”, a garanzia della totale naturalità, dell’elevato grado energetico e della capacità di riportare tutto il gisto del territorio nei vostri bicchieri.
Il Catarratto è un vitigno tipico della zona del Trapanese. Il suo nome in dialetto siciliano, “Carteddaro”, deriva dalla “cartedda” che era la cesta in vimini per la raccolta delle uve. Questo nome a testimonianza della generosità di questo vitigno in ogni situazione e condizione climatica. Nel nostro vino sono presenti uve Catarratto provenienti vitigni ad alberello, l’antica forma di coltivazione, che contribuiscono in maniera importante alla struttura del vino. La raccolta solitamente si effettua agli inizi di settembre, tutta a mano. Le uve vengono diraspate, pigiate e lasciate in pressa per un po’ di ore, per garantire la giusta permanenza sulle bucce e conferire al vino un sentore, appunto, di buccia. Questo processo, non una vera e propria macerazione, conferisce al vino un gusti particolare mantenendolo comunque fresco e fine, senza mai esagerare sulla corposità. L’imbottigliamento avviene generalmente prima dell'estate successiva alla vendemmia
Passiamo ai nostri due vini rossi naturali: il Nero d’Avola e il Syrah. Il primo dei 2, il Nero d’Avola , proviene sempre dalla zona Regalbesi, nell’Agroericino, e quindi gode dei terreno molto calcarei ed argillosi descritti prima. Questo vino riesce a maturare sempre in maniera importante, è ben strutturato. Soprattutto nelle annate calde richiede una macerazione lunga, anche 30 giorni, per ottenere corpo e una gradazione alcolica introno ai 15,5°/Vol. Questo vino naturale non deve essere modificato durante vinificazione, quindi non passa attraverso processi di filtrazione o chiarificazione. A riprova di tutto ciò si possono notare nelle bottiglie una serie di precipitazioni sia tartariche che di colore. L’imbottigliamento avviene dopo circa un anno e mezzo, a volte anche due, per permettere la giusta maturazione e affinamento che avviene in vasche di cemento, non si usa il legno.
Infine il Syrah, unico vitigno “internazionale” della Cooperativa. Dobbiamo però dire che il Syrah in Sicilia, e soprattutto in questa zona, trova una particolare vocazione! Troviamo un vino naturale molto strutturato con delle note speziate molto ricercate, caratteristiche che rendono i Syrah naturali delle zone calde dei vini da provare assolutamente. L’imbottigliamento avviene dopo circa un anno e mezzo, a volte anche due, per permettere la giusta maturazione e affinamento che avviene in vasche di cemento, non si usa il legno.
Tutti i degustatori rimangono particolarmente sorpresi per la freschezza che mantengono i nostri vini nonostante, magari i rossi, abbiano una gradazione alcolica importante, ma che non si percepisce, soprattutto se vengono serviti ad una temperatura adeguata. Vanno abbinati con delle pietanze ben strutturate perché non venga coperto il cibo dalle strutture particolari dei vini.