Per stabilire la giusta concimazione del terreno e quindi se è necessario intervenire con concimazioni appropriate per riequilibrare il suolo con i giusti rapporti fra carbonio e azoto e reintroducendo i microrganismi utili alla pianta è possibile partire con un semplice test che ogni agricoltore può fare nei sui campi: annusare il terreno!
E', infatti, proprio il profumo di questa terra a svelarci l'eventuale carenza di attività microbiologica, se vi è sostanza organica o meno e la presenza della giusta percentuale di carbonio organico. Quindi, prendiamo il primo strato di terreno, 3-4cm al massimo ed annusarlo. Il profumo ideale deve essere quello del sottobosco. Più il profumo del terreno è simile a quello del sottobosco, più siamo nell'equilibrio ideale tra sostanze organiche, carbonio organico, e attività microbiologica.
Un consiglio è cercare un bosco nei paraggi così da poter confrontare i profumi dei due terreni. Infatti il bosco non ha subito concimazioni o alterazioni da parte dell’uomo e quindi rappresenta il profumo originale del territorio, quello che dobbiamo ripristinare attraverso la giusta concimazione del terreno. Inoltre nel bosco le piante crescono sane naturalmente, questo è grazie alla lignina naturale e ad una serie di microrganismi che inducono la resistenza alle malattie nella pianta. Anche questi microrganismi andranno reintrodotti nel nostro vigneto.
Il caso studio del filmato si riferisce alla concimazione di un vigneto nel Friuli dove Filippi è stato chiamato ad intervenire circa un anno fa per valutare la giusta concimazione del terreno. La situazione che trovò era di un vigneto povero di sostanze organiche e un po’ malconcio a causa del Mal dell’Esca, dovuto anche ad alcuni tagli di potatura non perfettamente adeguati.
L’intervento nel primo anno consistette nella concimazione del vigneto con concime di origine vegetale a pellet. Ad un anno di distanza già si poteva notare un incremento al naso nei profumi, e quindi un incremento di sostanza organica nel suolo. Ma un anno di concimazione della vite non è quasi mai sufficiente per ripristinate interamente la sostanza organica, il carbonio organico e l’attività microbiologica.
Ecco che dal secondo anno la concimazione del terreno viene affiancata dal sovescio, dalle tisane estratte a freddo in acqua dinamizzata ed informata e dalla concimazione fogliare sempre tramite le tisane. Grazie a tutti questi interventi, che poi compongono l’Agricoltura della Luce e del carbonio, il terreno tornerà al suo naturale equilibrio, le piante risulteranno naturalmente forti e sane e i frutti riacquisteranno il sapore ricco ed autentico del territorio, quello di un tempo, di prima dell’introduzione dell’agricoltura intensiva.